Volume 14 - 6 Aprile 2017

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Recensione di "Insieme è meglio. Manuale per la collaborazione tra i gruppi d'auto-mutuo-aiuto e i servizi di salute mentale" di Giuseppe Corlito

Recensione “Insieme è meglio” di Giuseppe Corlito
Autori

Giuseppe Corlito - Insieme è meglio. Manuale per la collaborazione tra i gruppi d’auto-mutuo-aiuto e i servizi di salute mentaleL’utile e puntuale manuale redatto da Giuseppe Corlito sui gruppi di auto-mutuo-aiuto (gruppi AMA), deriva da una pluriennale esperienza dell’autore che ne ha sostenuto e ne sostiene l’attivazione anche attraverso la proposta di percorsi formativi e di sensibilizzazione nell’ambito dei diversi Servizi dove ha lavorato o che ha diretto e di altri Servizi con i quali ha sviluppato percorsi di collaborazione.

Questo manuale in particolare deriva da una lunga attività formativa svolta dall’autore presso il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Modena diretto da Fabrizio Starace, ma fonda le sue basi sulle numerose esperienze condotte e ancora attive nell’area grossetana, dove numerosi gruppi di auto-mutuo-aiuto si sono riuniti in un’associazione “ombrello” (Associazione OASI) e hanno dato vita alla Casa dell’auto-mutuo-aiuto (Casa AMA), che collabora attivamente con il Servizio di Salute Mentale.

Emerge inoltre in una prospettiva che storicizza e costituisce arricchimento di senso, la sostanziale continuità in termini di pensiero, metodologia e contesto (pur con le necessarie e definite differenze) con l’approccio ecologico-sociale di Hudolin fondante i Club alcologici territoriali, per la cui attivazione l’autore ha collaborato e collabora stabilmente.

Il manuale è rivolto a operatori, volontari, famiglie e utenti, e si propone di fornire le informazioni necessarie all’attivazione, ma anche al monitoraggio e alla valutazione dei gruppi AMA, offrendo anche uno strumento valutativo (VAMA) ed un’esperienza di applicazione dello stesso, poiché solo un attento rigore scientifico ed etico permette di escludere logiche autoreferenziali.

Il manuale si struttura in modo chiaro e sistematico in sei “moduli” che affrontano operativamente i seguenti temi: 1)modelli teorici e caratteristiche dei gruppi; 2)necessità e senso dei gruppi AMA nel contesto della salute mentale; 3)ruolo del facilitatore ed esperienze condotte a Grosseto; 4)valutazione dell’efficacia dei gruppi AMA; 5)analisi di problematiche quali il rapporto con i Servizi e la visibilità dei gruppi AMA, la formazione rivolta ai facilitatori ma anche agli operatori dei Servizi e la sensibilizzazione della comunità ai temi dell’auto-aiuto in salute mentale; 6)l’auto-mutua-supervisione dei facilitatori.

Ulteriore punto di forza del manuale è la sua schematicità, dove i punti essenziali vengono riassunti ed evidenziati, e dove eventuali criticità del lavoro con i gruppi AMA vengono puntualmente rilevate indicando anche possibili soluzioni.

Orientare lo sguardo e investire energie sui percorsi di auto-mutuo-aiuto acquista oggi ancor più senso e centralità poiché è ormai dato di evidenza che la salute mentale costituisce un bene comune, prodotto complesso dell’interazione tra individuo e ambiente sociale e che fondamentale è una prospettiva centrata sulla recovery, che si realizza in quella specifica persona che interagisce in un dato contesto, con e oltre il disagio. Alla persona viene quindi di fatto riconosciuto potere di conoscenza relativamente alle proprie difficoltà e disagi, ma anche relativamente alle possibilità ed alle strategie necessarie per superarli. In questo senso la partecipazione ai gruppi AMA favorisce empowerment e promuove resilienza, nella consapevolezza che per produrre salute mentale è essenziale facilitare la disponibilità di ciascuno a diventare protagonista delle scelte che orientano il proprio percorso di salute e più in generale la propria vita.

Ulteriore indubbio valore aggiunto dei gruppi AMA è l’attivazione delle risorse comunitarie attraverso un percorso virtuoso che permette di allargare lo sguardo oltre i Servizi dove di fatto non possiamo e non dobbiamo continuare a cercare tutte le risposte, mentre essenziale è un lavoro intersettoriale che restituisca centralità e responsabilità alla comunità, con le sue molteplici reti, i suoi contesti, le sue diverse culture e saperi.

Il volume in formato elettronico (pdf) sarà prossimamente scaricabile dal sito www.siep.it.