La valutazione della qualità degli interventi e degli esiti riabilitativi orientata al recovery - C.A.S.I.G.: solo per chi sa osare!
Autori
(1) U.O.C. Salute Mentale AG 1, DSM - Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento
(2) Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Catanzaro “Magna Graecia”
(3) UOC Salute Mentale Adulti, DSMDP AUSL Modena
La versione italiana del C.A.S.I.G (2021), ovvero la valutazione dei punti di forza, degli interessi e degli obiettivi dell’utente, è attualmente il “nuovo arrivato” nel panorama degli strumenti di valutazione e definizione di interventi nei vari setting della riabilitazione psichiatrica. Messo a punto dalla scuola californiana di R.P. Lieberman e collaboratori, tale strumento - con proprietà psicometriche validate (1)- è in grado di integrare con continuità le fasi di valutazione, pianificazione, monitoraggio e rivalutazione degli interventi riabilitativi. Viene condotta un’intervista semi-strutturata (della durata di circa 60 minuti) sia con l’utente che con la sua persona di riferimento (familiare-chiave/operatore di riferimento). In tal modo da un lato si rilevano gli obiettivi di miglioramento dell’utente nelle diverse aree del suo funzionamento personale e sociale, dall’altro viene valutato il suo funzionamento reale (non la capacità o la motivazione). Ciò che rende il C.A.S.I.G. sicuramente diverso rispetto ad altri strumenti simili è la valutazione di alcuni aspetti sicuramente innovativi e “coraggiosi” per la realtà italiana, quali una breve indagine sulla consapevolezza rispetto ai propri diritti riguardo ai diversi aspetti del trattamento ricevuto e una valutazione dello stesso e dei vari professionisti in esso coinvolti. Si va quindi oltre il mero assessment quali- e quantitativo dei vari ambiti di vita, in una collaborazione tra utente e operatore per selezionare le aree riabilitative e gli obiettivi personali considerati realistici, rilevanti e significativi per l’utente e le persone per lui importanti. Il CASIG diviene quindi un motore per avviare e portare avanti il percorso di recovery. La sua caratteristica “democratica” lo rende poi particolarmente adatto a creare e rafforzare ponti e sinergie tra operatori, familiari e utenti, tendendo tutti verso il comune obiettivo del recovery dalla disabilità psichiatrica. Nella versione italiana è stato inoltre sviluppato un software per l’inserimento e l’elaborazione quantitativa dei dati raccolti. Ciò consente quindi una valutazione individuale dell’andamento del progetto riabilitativo, come anche l’aggregazione di dati per l’analisi in modo complessivo della qualità degli interventi erogati dal servizio riabilitativo e dei relativi esiti.
Bibliografia
(1) Wallace C.J. et al. CASIG: a consumer-centered assessment for planning individualized treatment and evaluating program outcomes. Schizophrenia Research 50 (2001) 105-119.