Valutare la residenzialità: una missione impossibile?
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In questa presentazione, che non vuole essere esaustiva ma problematica, vengono illustrati alcuni importanti aspetti metodologici e concettuali che rendono oggi difficile dare risposte univoche all’esigenza di mettere in atto modalità condivise e basate sulle evidenze di valutazione del settore residenziale in modo da definirne il ruolo nel sistema dei servizi di salute mentale. Questi problemi rappresentano sfide per la ricerca e la riflessione teorica al momento ancora insoddisfatte.
Verrà analizzata in particolare l’eterogeneità delle residenze, che in parte 1. dovrebbero essere ambienti di cura alternativi o complementari ai servizi ospedalieri di ricovero in grado di contribuire in un tempo definito al raggiungimento degli obiettivi dei progetti individuali, in parte 2. dovrebbero dare una risposta a tempo indeterminato alle esigenze di vita in un contesto adeguato a una minoranza di persone con disabilità elevate che ne rendono impossibile l’autosufficienza, in parte 3. dovrebbero offrire un supporto flessibile e transitorio all’abitare in condizioni di autonomia, fornito da parte dei servizi territoriali.
I tentativi di distinguere le residenze in base all’individuazione di queste funzioni sono finora falliti e forse mai fatti seriamente. L’eterogeneità si manifesta non solo in tutti i contesti residenziali ma a volte negli stessi utenti in tempi diversi.
Inoltre questi problemi rimandano ad aspetti diversi che riguardano la capacità dei servizi di fornire livelli di intensità di cura variabili, l’intreccio tra le funzioni dei servizi di salute mentale e le funzioni dell’assistenza per le persone non autosufficienti in genere, le scelte politiche praticate per facilitare l’accesso alla casa della popolazione generale soprattutto nelle grandi città, il reperimento delle risorse finanziarie per il settore residenziale in relazione a quelle destinate alla salute mentale, la legittimità stessa di considerare in tutto o in parte le residenze come componente necessaria del sistema dei servizi di salute mentale.