Le strutture residenziali psichiatriche in Italia: analisi dei punti di forza e delle sfide alla luce delle ultime ricerche
Autori
MD, Ph.D. Psichiatra e ricercatrice clinica
IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, Brescia, Italia
Congresso SIEP, Bologna 23-25 novembre 2023
In Italia, uno dei paesi pionieri della deistituzionalizzazione, i pazienti con disturbo mentale grave che prima della Legge Basaglia (1978) venivano ricoverati in ospedali psichiatrici, oggi vivono in maniera indipendente nella società o in strutture residenziali psichiatriche (SRP), che assorbono circa la metà del budget di salute di ciascun Dipartimento di Salute Mentale. Secondo le linee guida internazionali e nazionali, queste strutture dovrebbero seguire l'approccio di cura orientato alla recovery – ovvero vivere una vita soddisfacente al meglio delle proprie possibilità e permettere agli utenti di passare da una struttura a maggior supporto ad una struttura a minor supporto man mano che acquisiscono sufficiente autonomia. Nonostante l'importanza storica, economica e sociale delle strutture residenziali psichiatriche nell'ambito del sistema di salute mentale italiano, queste ultime non sono state oggetto di indagine per circa 20 anni (Gigantesco et al., 2007) fino al 2019. Ecco i risultati delle principali ricerche degli ultimi anni.
In Italia, vivono in SRP 27.813 pazienti tra i 45 e i 64 anni. Questi pazienti sono principalmente di sesso maschile (60%), single (85%), e disoccupati (70%). Il 51% di loro presenta un disturbo dello spettro schizofrenico, con una durata media del disturbo mentale di 18 anni e una permanenza media in SRP di 3 anni (Ministero della Salute, 2022). Tuttavia, uno studio denominato VALERE-REC ha evidenziato che la progressione da una struttura a maggior supporto ad una a minor supporto è efficace solo nella metà dei casi, principalmente nelle SRP dove è già prevista maggiore autonomia (Martinelli, Iozzino, et al., 2022). Queste SRP hanno anche ottenuto i migliori risultati nel questionario valutativo QuIRC-SA (Martinelli, 2019), che ha rilevato la scarsa presenza di pratiche orientate alla recovery nelle SRP italiane (Martinelli, Killaspy, et al., 2022) anche in confronto alle simili SRP inglesi (Martinelli et al., 2019). I dati raccolti attraverso l'uso di accelerometri nel contesto del progetto multicentrico italiano DiAPAson (De Girolamo et al., 2020) hanno mostrato che i pazienti residenziali dormono di più, assumono più farmaci e svolgono più attività leggere rispetto a quelli ambulatoriali (Mayeli et al., 2023; Oliva et al., 2023). Inoltre, i pazienti residenziali con più bisogni insoddisfatti sono più giovani, di sesso femminile, con una sintomatologia più grave, una permanenza più breve in SRP e spesso non collaborano pienamente. L'accordo sui bisogni insoddisfatti tra pazienti residenziali e staff varia in base all'area, con accordi più elevati per la vita sociale e accordi più bassi per informazioni su disturbo e trattamenti. L'uso dell'Experience Sampling Methods tramite app su cellulari ha rivelato che i bisogni insoddisfatti riducono le attività produttive, le attività ricreative, l'umore positivo e, nel complesso, possono ostacolare il raggiungimento della recovery. Un numero maggiore di bisogni insoddisfatti, valutati sia dagli utenti che dal personale, ha un impatto negativo sull'umore positivo dei pazienti residenziali, indipendentemente dal livello di gravità della sintomatologia (Martinelli et al., 2023). L'utilizzo della Scheda di Monitoraggio del Percorso Riabilitativo (MPR) (Martinelli, Pozzan, et al., 2022) ha rivelato che i pazienti residenziali presentano un'autonomia funzionale discreta, con quelli più autonomi prevalentemente nelle SRP a minor supporto. La maggior parte degli obiettivi ed interventi è incentrata su cura di sé, mentre le lacune maggiori sono nell'area della gestione della salute mentale. Inoltre, i pazienti valutano la loro autonomia funzionale in modo più positivo rispetto ai professionisti.
I punti di forza del sistema includono il superamento del modello di 'intrattenimento' (Saraceno, 1996), la riconosciuta qualità degli ambienti e trattamenti forniti, la promozione dei diritti umani e il perseguimento della missione di ciascun servizio nella maggior parte dei casi. Tuttavia, vi sono diverse sfide. Non tutte le SRP rispettano appieno la loro missione, i progetti terapeutico-riabilitativi spesso non sono adeguati ai bisogni reali e non sono personalizzati con scarsa implementazione delle pratiche orientate alla recovery. Le pratiche istituzionali non sono state completamente cancellate, c'è un basso tasso di occupazione lavorativa, limitate opportunità di inclusione sociale e un alto grado di dipendenza dai servizi di salute mentale. La durata della permanenza dei pazienti in SRP spesso supera quanto previsto.
Complessivamente, i risultati sulla qualità, le prestazioni e il funzionamento delle SRP suggeriscono che il sistema residenziale italiano non è pienamente efficace. Le prospettive future di tale sistema rimangono incerte. Tuttavia, in un paese come l'Italia, pioniere della deistituzionalizzazione, dovrebbe essere più facile promuovere buone pratiche orientate alla recovery nelle SRP (Martinelli, 2023).
Bibliografia
De Girolamo, G., Rocchetti, M., Rocchetti, M., Benzi, I. M. A., Agosta, S., Casiraghi, L., Casiraghi, L., Ferrari, C., De Franceschi, N., Macis, A., Pogliaghi, S., & Starace, F. (2020). DAily time use, Physical Activity, quality of care and interpersonal relationships in patients with Schizophrenia spectrum disorders (DiAPASon): An Italian multicentre study. BMC Psychiatry, 20(1). https://doi.org/10.1186/s12888-020-02588-y
Gigantesco, A., Miglio, R., Santone, G., de Girolamo, G., Bracco, R., Morosini, P., Norcio, B., Picardi, A., & PROGRES. (2007). Group Process of care in general hospital psychiatric units: national survey in Italy. The Australian and New Zealand Journal of Psychiatry, 41, 509–518.
Martinelli, A. (2023). Italian mental health supported accommodation services: the strengths and weaknesses. University of Verona.
Martinelli, A., D’Addazio, M., Zamparini, M., Thornicroft, G., Torino, G., Zarbo, C., Rocchetti, M., Starace, F., Casiraghi, L., Ruggeri, M., & de Girolamo, G. (2023). Needs for care of residents with schizophrenia spectrum disorders and association with daily activities and mood monitored with experience sampling method: the DIAPASON study. Epidemiology and Psychiatric Sciences, 32, e18. https://doi.org/10.1017/S2045796023000124
Martinelli, A., Iozzino, L., Pozzan, T., Bonetto, C., & Ruggeri, M. (2022). Performance and effectiveness of step progressive care pathways within mental health supported accommodation services in Italy. Soc. Psychiatry Psychiatr. Epidemiol., 57(5), 939–952.
Martinelli, A., Iozzino, L., Ruggeri, M., Marston, L., & Killaspy, H. (2019). Mental health supported accommodation services in England and in Italy: a comparison. Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology, 54(11), 1419–1427. https://doi.org/10.1007/s00127-019-01723-9
Martinelli, A., Killaspy, H., Zarbo, C., Agosta, S., Casiraghi, L., Zamparini, M., Starace, F., Rocchetti, M., de Girolamo, G., Ruggeri, M., & DIAPASON consortium. (2022). Quality of residential facilities in Italy: satisfaction and quality of life of residents with schizophrenia spectrum disorders.
Martinelli, A., Pozzan, T., Corso, E. D., Procura, E., D’astore, C., Cristofalo, D., Ruggeri, M., & Bonetto, C. (2022). Proprietà psicometriche della Scheda di Monitoraggio del Percorso Riabilitativo (MPR). Riv Psichiatr , 57(5), 224–237.
Martinelli, A. (traduzione). (2019). QuIRC-SA versione italiana. QuIRC/QuIRC-SA Website.
Mayeli, A., LaGoy, A. D., Smagula, S. F., Wilson, J. D., Zarbo, C., Rocchetti, M., Starace, F., Zamparini, M., Casiraghi, L., Calza, S., Rota, M., D’Agostino, A., de Girolamo, G., Martinelli, A., Nibbio, G., Pelizza, L., Pessina, R., Placenti, R., Silva, A., & Ferrarelli, F. (2023). Shared and distinct abnormalities in sleep-wake patterns and their relationship with the negative symptoms of Schizophrenia Spectrum Disorder patients. Molecular Psychiatry. https://doi.org/10.1038/s41380-023-02050-x
Ministero della Salute. (2022). Rapporto salute mentale Analisi dei dati del Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM) Anno 2021.
Oliva, V., Fanelli, G., Zamparini, M., Zarbo, C., Rocchetti, M., Casiraghi, L., Starace, F., Martinelli, A., Serretti, A., De Girolamo, G., Alessandro, N., Peressutti, P., Di Cosimo, D., Miranda, M. C., D’Anna, C., Fussi, L., Di Gregorio, A., De Santis, M., Cibra, C., … Latorre, V. (2023). Patterns of antipsychotic prescription and accelerometer-based physical activity levels in people with schizophrenia spectrum disorders: A multicenter, prospective study. International Clinical Psychopharmacology, 38(1), 28–39. https://doi.org/10.1097/YIC.0000000000000433
Saraceno, B. (1996). La fine dell’intrattenimento. Etaslibri.