Ricovero in reparto di psichiatria durante la pandemia COVID-19 nel Canton Ticino e nella provincia di Como. Un confronto tra due diversi sistemi di cura e strategie nel fronteggiare la pandemia
Autori
(1) Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, AUSL Romagna, Cesena.
(2) Scuola di Specializzazione in Psichiatria, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
(3) Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, ASST Lariana, Como
(4) Clinica Psichiatrica Cantonale, Mendrisio, Svizzera
La pandemia COVID-19 ha avuto un profondo impatto sulla salute mentale della popolazione generale, causando un significativo aumento dei tassi di sindromi ansioso-depressive che, come è noto, rappresentano un importante fattore di rischio per condotte auto lesive o anticonservative.
Lo studio retrospettivo osservazionale si pone l’obiettivo di valutare l’effetto che ha avuto la pandemia COVID-19 sul numero di ricoveri (volontari e obbligatori), nei reparti di psichiatria afferenti all’ASST Lariana (provincia di Como, Italia) ed all’ospedale psichiatrico di Mendrisio (Canton Ticino, Svizzera), in base alle strategie di contenimento utilizzate dai due paesi.
Sono stati confronti due territori simili per estensione e situazione socio-economica ma appartenenti a due stati diversi. È stato valutato il tipo di ricovero (volontario vs non volontario), il “stringency index” (una misura composta di nove indicatori che includono la chiusura di scuole e posti di lavoro, limitazioni agli spostamenti, con un punteggio da 0 a 100) e numero di ricoveri per COVID nei reparti di terapia intensiva e medicina d’urgenza (TI-MURG). I dati, relativi a pazienti ricoverati, sono stati ottenuti tramite i database amministrativi della provincia di Como e dal Canton Ticino nel periodo compreso tra il 1 marzo 2020 e il 28 febbraio 2022. Il valore giornaliero del SI (Stringecy Index) è stato ottenuto da https://ourworldindata.org.
Dai risultati ottenuti, durante il periodo considerato è stata evidenziata una significativa riduzione di ricoveri in entrambi i territori, anche nei periodi in cui l’entità delle restrizioni era inferiore. La riduzione dei ricoveri a regime obbligatorio è risultata significativa solo nel Canton Ticino. Ancora, la riduzione del tasso di ammissione nell’ASST Lariana era significativamente associata al numero di ricoveri in TI-MURG (p<0.001). Nell’Ospedale di Mendrisio, il numero di ricoveri era associato ad un andamento settimanale, allo stringency index ed al periodo (prepandemico e pandemico) ed è stato osservata anche una sensibile riduzione dei ricoveri non volontari, anch’essa influenzata dallo stringency index e dal periodo. In conclusione, le differenze tra i due territori sembrano maggiormente influenzate dai diversi sistemi di cura della salute mentale tra i due paesi piuttosto che dalle restrizioni imposte dai due paesi o dalle differenze di gravità della pandemia.
In Italia, infatti, le regole per un ricovero obbligatorio sono molto più rigide (proposta e convalida firmata da diversi medici e firmata dal sindaco) rispetto alla Svizzera in cui è sufficiente la decisione di un unico medico non necessariamente psichiatra.