Ricollocare la residenzialità al centro della riabilitazione psicosociale. Uno sguardo sulla provincia di Teramo
Autori
DSM Teramo, ASL Teramo, CSM Giulianova (TE)
(1) Psichiatra, referente per la residenzialità presso CSM di Giulianova (TE)
(2) Direttore del Dipartimento Salute Mentale di Teramo, Direttore UOC Centro Salute Mentale di Giulianova (TE)
(3) Assistente Sociale Centro Salute Mentale di Giulianova (TE)
(4) Psicologa, Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale Consorzio Elio Cooperativa Sociale Teramo
Obiettivo
L’obiettivo del presente lavoro consiste nel promuovere progetti per la crescita dell’individuo attraverso percorsi che abbiano come approdo l’autonomia abitativa. Si rende necessario effettuare l’analisi dello stato dell’arte, delle necessità progettuali in essere e della spesa complessiva e stimata per l’uopo in un territorio in corso di rinnovamento organizzativo, che mira a ridursi nel corso di alcuni anni senza peraltro intaccare la qualità dei servizi offerti. A tal fine si ritiene necessario implementare una metodologia di tipo dipartimentale, in quanto le nuove progettualità possibili necessitano di una integrazione territoriale fra i vari servizi.
Metodo
Si sta procedendo con la raccolta dati su quante persone sono attualmente collocate in struttura in dipartimento, quanti fuori regione, tipologia di strutture, attuale durata dei percorsi, possibili evoluzioni degli attuali inserimenti. È in corso la costituzione di una commissione dipartimentale per la valutazione degli inserimenti e la promozione di progettualità evolutive al fine di ridurre il rischio di istituzionalizzazione. Contestualmente è in corso una maggiore e migliore progettualità collaborativa fra servizi e strutture, al fine di promuovere la continuità e condivisione fra struttura e territorio.
Conclusioni
I percorsi residenziali vanno ricollocati al centro della riabilitazione psicosociale, in quanto appare un’emergenza progettuale che, se non migliorata, non permette una evoluzione favorevole della malattia mentale con il rischio di incentivare la cronicità. Attualmente la residenzialità in provincia di Teramo è centrata maggiormente su realtà totalmente private convenzionate, le quali mantengono l’autonomia nell’inserimento dei casi proposti, con la problematica del mancato collocamento di casi ad altissima complessità e stallo progettuale. Attualmente sono presenti due strutture residenziali in cogestione con Consorzio Elio. Il modello di co-gestione appare maggiormente proficuo rispetto ad una realtà totalmente privata. L’attuale rinnovamento del DSM di Teramo si propone di rivalutare la residenzialità promuovendo la riduzione di cronicità, miglioramento della collaborazione con il territorio, miglioramento della residenzialità leggera e dell’abitare supportato.