OIDA SYSTEM: uno strumento clinico per la valutazione dei trattamenti nelle strutture residenziali del gruppo Redancia
Autori
(1) Psichiatra Gruppo Redancia
(2) Psicologa Psicoterapeuta Gruppo Redancia
(3) Informatico Gruppo Redancia
(4) Direttore Scientifico Gruppo Redancia
Congresso SIEP, Bologna 23-25 novembre 2023
Oida System è uno strumento informatizzato complesso (cartella clinica, percorso di cura guidato, sistema informativo) utilizzato in 30 SR del Gruppo Redancia (654 posti letto) appartenenti a 5 tipologie (CT per adulti (318 p.l.), CT per minori (60 p,l.), Comunità Alloggio (109 p.l.), Residenze Assistite (147 p.l.) e REMS (20 p.l.) e insistenti su 4 Regioni (Liguria, Piemonte, Lombardia, Calabria).
Il sistema, messo a punto alla fine degli anni 90 con il nome di Redancia System, è stato successivamente informatizzato e implementato con nuovi dati e strumenti di valutazione standardizzati. Raccoglie anche dati sul follow up dei dimessi a 1 e 5 anni. E’ composto da 5 moduli:
- Accoglienza
- Diario quotidiano
- Attività e riunione d’equipe
- Progetto terapeutico-riabilitativo
- Salute fisica e terapie
I dati implementati nel sistema dalle singole strutture vengono sintetizzati in una reportistica annuale così suddivisa:
- Dati strutturali e di funzionamento
- Profilo pazienti
- Profilo operatori
- Profilo prestazioni
- Follow up a 1 e 5 anni
L’aggregazione dei dati in report di raggruppamento consente il confronto con le medie delle strutture affini.
La gestione dei report avviene in 5 fasi:
- Invio dei report ai dirigenti delle strutture
- Correzione di eventuali errori di implementazione o di sistema
- Preparazione da parte dei dirigenti di un documento di osservazioni focalizzato sugli scarti tra dati attesi e dati reali
- Convocazione di riunioni di 5/6 strutture per discussione, confronto, analisi dei trend, individuazione di obiettivi e proposte di nuove implementazioni nel sistema
- Restituzione alla direzione scientifica
Riportiamo, con brevi commenti, alcuni trend del periodo 2014-2022.
Genere
Nelle CT per adulti il rapporto M/F si mantiene abbastanza stabile con i maschi tra il 70 e 80% e le femmine tra 20 e 30%, anche se la percentuale di femmine tende a diminuire nel tempo. (Fig.1)
In quelle per minori l’andamento è irregolare anche se la percentuale di maschi è sempre stata superiore o uguale a quella delle femmine salvo nel 2022 in cui esiste una notevole eccedenza di femmine. Vedremo se questo dato si confermerà nel 2023 (Fig. 2)
Indice di rotazione
Si tratta del rapporto dimissioni/posti letto un indicatore della dinamicità della struttura. Per diverse ragioni dobbiamo ritenere poco attendibile il dato del biennio 20-21 quello della pandemia. Nel 2022 l’indice delle CT per adulti è 0,40 e quello delle CT per minori 0,70 dato che conferma la maggiore dinamicità delle seconde (Fig. 3).
Età media
E’ uno dei dati più stabili nel tempo con gli adulti tra i 42 e 45 anni e i minori a 17 (Fig.4).
Provenienza da altra SR
Per le CT adulti la percentuale di ammissioni proveniente da altre SR sale in modo costante tra il 2014 e il 2021 passando dal 45 a più del 70%. Il dato testimonia che per diversi pazienti si succedono periodi di cura in strutture diverse.
Anche nelle CT minori il dato presenta un trend in aumento. Occorre però rilevare che in questo caso si tratta spesso di strutture non psichiatriche ma socio-educative (Fig.5).
Dimissioni in abitazione privata
Nelle CT adulti la percentuale di pazienti dimessi a casa è intorno al 30%. Un dato incoraggiante che però unito a quanto detto nel punto precedente fa pensare a una sorta di doppio circuito tra normo e lungoassistiti in residenzialità.
Nelle CT per minori la percentuale si colloca intorno al 50% nel 2022. I dati sono disponibili dal 2017 (Fig.6).
Durata del trattamento superiore a 36 mesi
La presenza di una significativa quota di lungoassistiti si conferma con una percentuale di trattamenti superiori ai 36 mesi che aumenta nel tempo e si stabilizza tra il 30 e il 40%.
Nelle CT minori si stabilizza sotto il 5% (Fig.7).
Territorialità
Una percentuale tra il 70 e l’80% dei pazienti è inviata da DSM della regione su cui insiste la struttura, fattore facilitante la collaborazione.
Nelle CT minori tale percentuale è notevolmente più bassa e si stabilizza tra il 30 e 40% in conseguenza del fatto che in diverse regioni italiane non esistono SR per minori o il loro numero è insufficiente rispetto ai bisogni (Fig.8).
Tutelati(interdetti, inabilitati, amministrati)
Premesso che la stragrande maggioranza sono pazienti con amministratore di sostegno possiamo notare un incremento nel tempo con una percentuale che si stabilizza tra il 40 e il 50% dei casi (Fig.9).
Restrizioni giudiziarie
Nelle CT adulti la percentuale di autori di reato con restrizioni sale tra il 2014 e il 2018 fino a raggiungere oltre il 40% del totale dei pazienti. Successivamente decresce e si stabilizza intorno al 30%. Questo dato non è di facile interpretazione. Ciò che possiamo dire è che nel periodo dell’inversione di tendenza i DSM di Genova e Savona hanno istituito le U. O. di psichiatria forense che sicuramente hanno contribuito a procedurare i rapporti con la magistratura e l’avvocatura. Nello stesso periodo è stata aperta la Rems che, nonostante abbia dimesso diversi pazienti nelle CT del Gruppo, ha contribuito anch’essa al miglioramento dei rapporti con la magistratura e con le agenzie del territorio che si occupano di persone ristrette.
Nelle CT minori insieme alle restrizioni vengono conteggiati gli obblighi di collocazione. Il dato è disponibile dal 2017 (Fig.9).
Diagnosi
Nelle CT adulti la percentuale di pazienti con disturbo psicotico è sempre superiore al 50% e si stabilizza in torno al 60.
Nelle CT minori il dato va inteso non come diagnosi ma come presenza di sintomi e oscilla intorno al 10% (Fig.10).
Partecipazione alle attività proposte
Esistono molte segnalazioni della difficoltà a proporre attività che coinvolgano un buon numero di pazienti in SR con elevata disomogeneità degli ospiti (Fig.11). Il nostro Gruppo ha cercato di ovviare a questo problema organizzando attività che prevedono la partecipazione di piccoli gruppi di ospiti provenienti da strutture diverse.
Il Sistema informativo salute mentale nazionale (SISM) raccoglie pochi dati sui trattamenti residenziali che sono spesso anche assenti dai temi trattati nei congressi delle società scientifiche. Da qui il paradosso che una tipologia di trattamenti che assorbe una parte consistente delle risorse resta esclusa dal confronto tecnico professionale e da possibili valutazioni e confronti.
Oida System risponde, nei limiti di un perimetro di 30 SR, a questa doppia esigenza. Guida gli operatori ad un approccio tecnico-professionale fondato sulla focalizzazione dei bisogni dell’ospite, sulla definizione di obiettivi e sulla valutazione dei trattamenti con lo scopo di creare uno “stile di lavoro” condiviso e non autoreferenziale. Consente il confronto tra le diverse strutture sulla base anche di dati oggettivi e non solo di narrazioni e tradizioni. Il percorso condiviso di utilizzo della reportistica attivo da oltre 10 anni ha progressivamente aumentato la motivazione degli operatori ad una corretta implementazione e dei dirigenti ad apprezzare i benefici del confronto tra pari.