La cura nell’abitare: Percorsi di domiciliarità
Autori
(1) Direttore DSM ASL TO4
(2) Responsabile Servizio Sociale Professionale Aziendale ASL TO4
PREMESSA
Da molti anni il DSM dell’ASLTO4, al fine di migliorare gli interventi terapeutico-riabilitativi rivolti a persone con disturbi psichici gravi, persistenti e complessi, promuove specifici percorsi di cura territoriali denominati “Progetti di Domiciliarità”: sono rivolti a pazienti ad alto investimento assistenziale (sanitario, sociale e riabilitativo-socioeducativo), senza il quale sarebbe inevitabile un inserimento in struttura comunitaria; mirano a promuovere un generale miglioramento della qualità della vita, affiancando ai percorsi clinici di tipo residenziale dei progetti territoriali che possano offrire alle persone reali opportunità di riabilitazione e di inclusione sociale.
OBIETTIVI
L’attenzione al tema della domiciliarità scaturisce dall’analisi di alcune delle criticità che si affrontano spesso in Salute Mentale:
- decisioni delle Direzioni Strategiche sempre più orientate dalla necessità di contenimento della spesa;
- elevata istituzionalizzazione/cronicità dei pazienti psichiatrici nelle comunità terapeutiche e nei gruppi appartamento, con conseguente aumento esponenziale della spesa per la residenzialità;
- carenza di investimenti e strumenti operativi per progetti territoriali;
- insufficiente particolarizzazione dei progetti e conseguente scarsa valutazione dei bisogni, desideri e potenzialità dei pazienti.
Da queste considerazioni è emersa l’esigenza di sviluppare e potenziare un modello di intervento fondato sulla domiciliarità, volto a promuovere progetti che, mettendo il paziente al centro del proprio progetto riabilitativo, coniugano la vita con le cure, promuovono il recupero dell’autonomia individuale, delle capacità relazionali e dell’inserimento familiare, lavorativo e sociale, sostengono il valore della dignità dell’uomo riconoscendone i diritti fondamentali, sociali e di cittadinanza.
L’attenzione prestata ai percorsi di cura dei pazienti ha richiesto all’organizzazione del Servizio, stante la necessità del contenimento della spesa, un progressivo trasferimento di risorse dal capitolo della spesa della residenzialità a quello degli interventi territoriali, così da liberare risorse per il potenziamento delle ore del personale socio-educativo e per gli interventi economici (assegni terapeutici e borse lavoro) a sostegno della domiciliarità.
RISULTATI
L’analisi del lavoro svolto negli ultimi 15 anni ha evidenziato:
- Il miglioramento della qualità della vita e della soddisfazione del paziente e dei suoi familiari.
- Il contenimento della spesa per la residenzialità attraverso le dimissioni (la residenzialità diviene un momento del percorso di cura della persona) e l’avvio di progetti alternativi (Domiciliarità alternativa alla residenzialità).
- Il rispetto delle tempistiche previste dagli standard regionali attraverso l’avvio dei progetti di domiciliarità successivi in continuità alla residenzialità.