Interventi di supporto all’abitare ASL Roma 2: uno studio osservazionale
Autori
Dipartimento di Salute Mentale ASL Roma 2
Congresso SIEP, Bologna 23-25 novembre 2023
Introduzione
Il supporto all'Abitare in Salute Mentale rappresenta un intervento strutturato e mirato, rivolto alle persone con disturbo mentale con problematiche di convivenza familiare, che necessitano di aiuto nella gestione della quotidianità e a coloro che hanno concluso un percorso in Comunità Terapeutica, ma presentano difficoltà nell'affrontare una vita autonoma (nota 1).
Il progetto si concretizza attraverso l’assistenza domiciliare/territoriale effettuata in abitazioni civili, dove la focalizzazione riguarda sia la collocazione (appartamento) che l'azione di supporto in sé.
L’ASL Roma 2, in attesa dell'adozione di una regolamentazione regionale specifica, ha deliberato un Piano di Supporto all'Abitare già nel 2017 (nota 2, 3, 4, 5). Si è impegnata, quindi, nella creazione di un unico piano aziendale per garantire unitarietà ed omogeneità, considerando le diverse modalità di gestione e attuazione precedentemente presenti nel DSM. Dal punto di vista dell’organizzazione dei servizi è necessario garantire la centralità del servizio territoriale e la continuità delle cure, delimitando il territorio di competenza all’interno di una direzione unica con il coordinamento tra servizi territoriali sia per la cura che per la formazione del personale (nota 6).
La ASL Roma 2 ha già sviluppato una pregressa esperienza sul sistema Abitare in Salute Mentale, mediante la conduzione come capofila del progetto HERO (nota 7) finanziato con fondi Europei che ha contribuito all'identificazione degli indicatori di qualità per la strutturazione dell'intervento.
Il supporto si attua all'interno di abitazioni civili con almeno due utenti, fino a un massimo di cinque, con l'intervento di personale qualificato delle cooperative del Terzo settore vincitrici di un bando di gara erogato dalla Asl Roma 2. Questo personale, tecnici di psicologia, tecnici della riabilitazione psichiatra, educatori ed operatori socio sanitari, si collega con il Dirigente psichiatra e/o psicologo, per ciascuna UOC Salute Mentale, responsabile dei progetti assistenziali del Supporto all'Abitare, in accordo con gli assistenti sociali, secondo un capitolato tecnico. Le azioni degli operatori sono concordate con l'équipe multidisciplinare curante dell'utente e il referente del progetto abitativo, che ha il ruolo di monitorare e valutare le attività. L'assegnazione oraria dell'intervento per appartamento, massimo 8 ore giornaliere non continuative, è determinata in base ai progetti terapeutici riabilitativi personalizzati degli utenti, rispondendo ai loro bisogni assistenziali.
In questo senso, l'obiettivo del progetto non è la stabilità, ma piuttosto rendere flessibili tutti gli attori coinvolti nell'accogliere e gestire situazioni che potrebbero generare difficoltà. L'intervento di Supporto all'Abitare si inserisce in un processo evolutivo modellato secondo i bisogni degli utenti, rimanendo comunque in contatto anche con i bisogni delle loro famiglie e della comunità (nota 8). La cornice L’agire clinico dell’èquipe multidisciplinare nell’approccio al supporto all’abitare è orientato dalla psichiatria di comunità per cui i problemi devono essere fronteggiati nella comunità, pertanto nelle reti relazionali e nei contesti familiari alimentando reciprocità e interscambi nei rapporti esistenti e che partecipano alle condizioni di vita dell’utente.
La partecipazione attiva della cittadinanza diventa possibile valorizzando le risorse informali e formali presenti sul territorio coinvolgendole nelle pratiche di salute mentale, generando connessioni con gruppi già presenti sul territorio attraverso l’attivazione di percorsi di inclusione sociale, scolastica e lavorativa consentendo ai familiari di sentirsi supportati e di riappropriarsi del loro ruolo di caregivers quando possibile (nota 9).
Il territorio diventa un contesto di cura, offrendo alle persone ad alto carico assistenziale, la possibilità di partecipare a percorsi terapeutici riabilitativi e rimanere integrate nel tessuto sociale di appartenenza. Questo approccio mira all'autodeterminazione, all'autonomia e al miglioramento della qualità della vita come alternativa alle strutture psichiatriche residenziali. L'abitare nel territorio consente alle persone con gravi quadri psicopatologici di mantenere un legame con l'ambiente in continuo cambiamento, così come l'intervento di supporto stesso si modella secondo i bisogni emergenti.
Nel contesto del progetto Abitare, la persona con disturbi mentali si distingue per un coinvolgimento proattivo nel proprio percorso di cura. La sua motivazione e la valutazione positiva del progetto giocano un ruolo significativo nel processo di recovery, sebbene quest'ultimo non implichi necessariamente una completa remissione dei sintomi.
Obiettivo
L'obiettivo di questa indagine è valutare gli impatti dell'intervento di supporto all'abitare nella comunità di utenti psichiatrici partecipanti al programma presso il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2. L'indicatore principale utilizzato per valutare l'esito di questo intervento consiste nella misurazione del numero di ricoveri in SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) e SRP (Strutture Residenziali Psichiatriche) post acuzie, nel corso di un periodo di almeno un anno.
Metodo
Per condurre questa indagine, è stato adottato un approccio osservazionale. Questo metodo ha consentito di confrontare il periodo precedente e successivo all'inserimento in appartamento per l'intera popolazione di utenti che hanno beneficiato di interventi strutturati di supporto all'abitare. Per essere inclusi nello studio, gli utenti devono aver aderito al progetto per un periodo di almeno un anno.
La valutazione si è concentrata sulla misurazione del numero di ricoveri ponderato per intervallo di tempo, consentendo un confronto significativo tra le due fasi temporali considerate. Questo approccio mira a evidenziare eventuali cambiamenti significativi nel numero di ricoveri, fornendo così una visione chiara dell'impatto dell'intervento di supporto all'abitare sulle esperienze degli utenti.
Risultati
Tra i 96 utenti attualmente coinvolti in progetti di supporto all'abitare, distribuiti in 37 diverse unità abitative nel territorio della ASL Roma 2, è stato possibile valutare l'indicatore prescelto solo per 75 di loro. Questo perché i restanti 21 utenti erano ancora nel progetto da meno di un anno e non soddisfacevano i criteri d'inclusione. Dei 75 utenti considerati, la distribuzione dei quadri psicopatologici è risultata divisa in 18% Disturbo Bipolare, 15% Disturbo grave di Personalità, 67% Disturbi dello spettro della Schizofrenia.
Analizzando i dati raccolti, è emerso che la media del numero di ricoveri in SPDC/SRP (post-acuzie) per gli utenti nel periodo precedente all'inserimento nei progetti di supporto all'abitare è stata significativamente più elevata rispetto al periodo successivo all'inserimento nel suddetto progetto. I risultati indicano un'approssimativa riduzione del 50% nel numero di ricoveri, quando si tiene conto degli anni di storia della malattia. Questo suggerisce che l'intervento ha un impatto significativo sulla frequenza dei ricoveri, presentando anche vantaggi dal punto di vista del costo sanitario per ciascun utente.
Conclusioni
I risultati di questo studio osservazionale suggeriscono che gli interventi di Supporto all’abitare, rappresentano un'opzione valida all'interno dei Dipartimenti di Salute Mentale. Gli operatori coinvolti nel progetto riportano benefici evidenti, sia in termini di riduzione dei ricoveri in SPDC/SRP post-acuzie che di miglioramento della qualità della vita per gli utenti.
Tuttavia, per consolidare ulteriormente le evidenze in merito all'efficacia del Supporto all’abitare, sono necessari ulteriori studi sull'argomento. Questo consentirà di rafforzare la base scientifica e fornire una comprensione più approfondita dell'impatto di tali interventi sulle persone con disturbi mentali. I dati presentati costituiscono un’osservazione preliminare riguardante il supporto all’abitare. Tuttavia, affinché possano essere adeguatamente confrontati con anni di presa in carico, che sono significativamente più numerosi, è necessario condurre ulteriori studi su un periodo temporale più ampio. Nonostante questa necessità di approfondimento, la linea d’intervento attuale consente un monitoraggio e una valutazione constante a livello territoriale dell’aderenza al piano terapeutico riabilitativo personalizzato per utenti ad alto carico assistenziale. Ciò favorisce una maggiore aderenza all’assunzione della terapia farmacologica e alle attività riabilitative e risocializzanti, permettendo una più tempestiva rimodulazione dell’intervento. Tale rimodulazione si basa sia sui bisogni emergenti che su quelli legati al momento evolutivo che la persona sta vivendo lungo tutto l’arco di vita.
In questo contesto, il progetto abitare assume un ruolo centrale, posizionando l’Asl come organo ancora più centrale nel monitoraggio dei pazienti con quadri psicopatologici severi nel proprio territorio. Dal punto di vista normativo, è rilevante notare che il DCA Regionale 468/2017 riconosce i Gruppi Appartamento solo per coloro che provengono da un precedente status di SRSR a fascia oraria e coloro che intraprendono un percorso di autorizzazione in tal senso (nota 10). Il testo specifica che la disciplina relativa ai modelli e ai percorsi del supporto all’abitare sarà oggetto di un successivo provvedimento, in conformità con il paragrafo 7 del DCA 8/2011 (nota 11), obiettivo confermato nel DCA 81/2020 (nota 12). Pertanto nel Piano dell’Asl Roma 2 “gli appartamenti non rivestono le caratteristiche residenziali sanitarie e socio assistenziali” (nota 13), e non si applica nella fattispecie quanto previsto dalla Regione Lazio della legge n. 41 del 12/12/2003 (nota 14) e dalla DGR n. 124 del 24/03/2015 (nota 15). Concludendo, i risultati di questo studio sottolineano l'efficacia del Piano di Supporto all’abitare che si fonda sull'adozione di abitazioni civili anziché strutture sanitarie. Questa scelta si rivela fondamentale nel promuovere una maggiore tolleranza e accettazione da parte degli utenti, che si sentono inclusi nel tessuto sociale. L'approccio abitativo non solo contribuisce a ridurre lo stigma associato alle patologie psichiatriche, ma dimostra anche di essere economicamente vantaggioso, evitando il peso organizzativo e finanziario tipico delle strutture sanitarie. La possibilità di accogliere fino a 5 utenti in questi ambienti, come previsto anche dalla delibera regionale dell’Emilia Romagna (nota 16) senza necessità di autorizzazione, sottolinea ulteriormente il valore di tali progetti nel favorire un ambiente terapeutico più integrato e centrato sulla persona.
Note
Nota 1 New York State of opportunity Office of Mental Health. (2022). Supportive Housing Guidelines.
https://omh.ny.gov/omhweb/adults/supportedhousing/supportedhousingguidelines.html
Nota 2 Deliberazione n. 72 del 11/01/2017 approvazione del Piano per il supporto all’abitare.
Nota 3Deliberazione n. 1484 del 02/08/2018 “Attuazione del Piano per il Supporto all’Abitare in Salute Mentale: Ricognizione appartamenti in data 30/06/2018
Nota 4 Deliberazione n. 1902 del 07/08/2020 “Integrazione e Attuazione del Piano per il Supporto all’abitare all’Abitare in Salute Mentale: Ricognizione appartamenti in data 30/06/2020
Nota 5 Deliberazione n. 1123 del 21/07/2022 “Integrazione e Attuazione del Piano per il Supporto all’abitare all’Abitare in Salute Mentale: Ricognizione appartamenti in data 30/06/2022
Nota 6 Minelli M. (2020). Salute mentale e territorio. Rivista della Società italiana di antropologia medica 49, giugno, pp. 129-162
Nota 7 http://www.housing-project.eu/download/HERO-eBook-ITA.pdf
Nota 8 United Nation-Human Rights Council. (2017). Report of the Special Rapporteur on the right of everyone to the enjoyment of the highest //attainable standard of physical and mental health. Retrieved from //https://documentsddsny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G17/076/04/PDF/G1707604.pdf?OpenElement Nota 9: A cura del Team HERO Asl Roma 2. Housing e salute mentale indicatori di qualità ad uso delle comunità locali. Funded by Erasmus + Programme of the European Union. In http://www.housing-project.eu/download/HERO-eBook-ITA.pdf
Nota 9 A cura del Team HERO Asl Roma 2. Housing e salute mentale indicatori di qualità ad uso delle comunità locali. Funded by Erasmus + Programme of the European Union. In http://www.housing-project.eu/download/HERO-eBook-ITA.pdf
Nota 10 Decreto del Commissario ad Acta 7 novembre 2017, n. U00468. Riforma della residenzialità psichiatrica: modifica e integrazione del paragrafo 4.3 del DCA 8/2011: Gruppo appartamento. Abrogazione SRSR a bassa intensità (a fasce orarie). Approvazione allegato 1. 21/11/2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 93 - Supplemento n. 1.
Nota 11 Decreto del Commissario ad Acta del 10/02/2011, n. U0008. Modifica dell'Allegato 1 al Decreto del Commissario ad Acta U0090/2010 per: a) attività di riabilitazione (cod. 56), b) attività di lungodegenza (cod. 60); c) attività erogate nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) per i livelli prestazionali: R1, R2, R2D e R3-Approvazione Testo Integrato e Coordinato denominato "Requisiti minimi autorizzativi per l'esercizio delle attività sanitarie e socio sanitarie".
Nota 12 Decreto del Commissario ad Acta del 25/06/2020, N. U00081. “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021”
Nota 13 Deliberazione n.72 del 11/01/2017 approvazione del Piano per il supporto all’abitare.
Nota 14 Legge Regionale n.41 del 12-12-2003. "Norme in materia di autorizzazione all'apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socio-assistenziali" BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 1 del 10 gennaio 2004.
Nota 15 Deliberazione Giunta Regionale n. 124 del 24/03/2015. “Requisiti per l’accreditamento delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale che prestano servizi socio- assistenziali nella Regione Lazio.
Nota 16 Deliberazione Regione Emilia-Romagna n.204 del 21/10/2015 “Integrazioni e modifiche alla DGR 564/2000 in materia di autorizzazione al funzionamento”. BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA- PARTE SECONDA n. 266.
Bibliografia
A cura del Team HERO Asl Roma 2. Housing e salute mentale indicatori di qualità ad uso delle comunità locali. Funded by Erasmus + Programme of the European Union. In http://www.housing-project.eu/download/HERO-eBook-ITA.pdf
Deliberazione n. 72 del 11/01/2017 approvazione del Piano per il supporto all’abitare.
Decreto del Commissario ad Acta 7 novembre 2017, n. U00468. Riforma della residenzialità psichiatrica: modifica e integrazione del paragrafo 4.3 del DCA 8/2011: Gruppo appartamento. Abrogazione SRSR a bassa intensità (a fasce orarie). Approvazione allegato 1. 21/11/2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 93 - Supplemento n. 1.
Decreto del Commissario ad Acta del 10/02/2011, n. U0008. Modifica dell'Allegato 1 al Decreto del Commissario ad Acta U0090/2010 per: a) attività di riabilitazione (cod. 56), b) attività di lungodegenza (cod. 60); c) attività erogate nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) per i livelli prestazionali: R1, R2, R2D e R3 - Approvazione Testo Integrato e Coordinato denominato "Requisiti minimi autorizzativi per l'esercizio delle attività sanitarie e socio sanitarie".
Deliberazione n. 1484 del 02/08/2018 “Attuazione del Piano per il Supporto all’Abitare in Salute Mentale: Ricognizione appartamenti in data 30/06/2018
Deliberazione n. 1902 del 07/08/2020 “Integrazione e Attuazione del Piano per il Supporto all’abitare all’Abitare in Salute Mentale: Ricognizione appartamenti in data 30/06/2020.
Decreto del Commissario ad Acta del 25/06/2020, N. U00081. “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo del Servizio Sanitario Regionale 2019-2021”
Deliberazione n. 1123 del 21/07/2022 “Integrazione e Attuazione del Piano per il Supporto all’abitare all’Abitare in Salute Mentale: Ricognizione appartamenti in data 30/06/2022
Minelli M. (2020). Salute mentale e territorio. Rivista della Società italiana di antropologia medica 49, giugno, pp. 129-162
New York State of opportunity Office of Mental Health. (2022). Supportive Housing Guidelines.
https://omh.ny.gov/omhweb/adults/supportedhousing/supportedhousingguidelines.html
Deliberazione Regione Emilia-Romagna n.204 del 21/10/2015 “Integrazioni e modifiche alla DGR 564/2000 in materia di autorizzazione al funzionamento”. BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA- PARTE SECONDA n. 266.
United Nation - Human Rights Council. (2017). Report of the Special Rapporteur on the right of everyone to the enjoyment of the highest //attainable standard of physical and mental health. In //https://documentsddsny.un.org/doc/UNDOC/GEN/G17/076/04/PDF/G1707604.pdf?OpenElement