Volume 29 - 8 Ottobre 2024

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Il Gruppo A.P.E. - Una risorsa riabilitativa nell’intervento precoce all’interno del CPS. Uno studio preliminare

Autori


RAZIONALE

La letteratura mostra come nella popolazione giovanile con problematiche psichiatriche, vi sia maggior difficoltà di relazione tra pari, impedimenti nelle situazioni sociali, incremento del ritiro e perdita delle relazioni nelle fasi prodromiche, all’esordio e in acuzie di malattia.

Dall’osservazione degli ingressi nel Gruppo Giovani (progetto regionale TR82-intervento precoce nei disturbi mentali gravi all’esordio), con distribuzione di diagnosi prevalentemente in F6-F4, unitamente all’esigenza di interventi ad alta intensità di cura, ad isorisorse, nasce il progetto “Gruppo APE”, impostato come intervento gruppale.

Gli obiettivi con cui nasceva il progetto, erano quelli di aumentare il senso di autoefficacia attraverso la riacquisizione della sicurezza nello sperimentarsi nell’ambiente sociale; il potenziamento del proprio ruolo sociale, partendo dalla mediazione di un luogo non stigmatizzato di ritrovo per i coetanei, con conseguente diminuzione dell’ansia espressa e aspetti depressivi; il miglioramento delle abilità comunicative e gestione del confronto nella relazione; il consolidamento dell’alleanza terapeutica; la ristrutturazione del proprio tempo libero e la responsabilizzazione in contesti ricreativi.

METODO

Selezione dal Gruppo Giovani di sette pazienti con manifestazioni ansiose e progressivo ritiro sociale in assenza di condotte di abuso; somministrazione reattivi mentali HAM A, HAM D, SAS e scale SAT-P e Autoefficacia (T0 inizio gruppo, T1 fine gruppo). Un incontro settimanale con gli operatori di riferimento (psichiatra, TeRP, infermiere) presso un bar nei pressi del CPS, per fare un aperitivo analcolico della durata di circa 1 ora e mezza, senza strutturazione specifica. La presenza degli operatori è andata scalando, fino ad arrivare alla creazione di un gruppo risocializzante autonomo senza mediazione degli operatori.

RISULTATI

I risultati preliminari mostrano ottimi risultati nei test, con diminuzione sensibile degli stati d’ansia e aspetti depressivi; aumento dell’autoefficacia e dell’immagine sociale percepita. Gli obiettivi sono stati maggiormente raggiunti. Tale progetto è configurato come una proposta complementare alla presa in carico precoce in CPS. Parole chiave: intervento precoce, esordio, riorganizzazione dei servizi, alleanza terapeutica, riabilitazione, ruolo sociale.


Bibliografia

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