Volume 29 - 8 Ottobre 2024

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Gruppi di Psicoanalisi Multifamiliare nei servizi di salute mentale. Un'esperienza di implementazione e uno studio osservazionale in sei CSM della ASL Roma 1

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A partire dal 1997, i Gruppi di Psicoanalisi Multifamiliari, basati su un modello elaborato in Argentina da J. Garcia Badaracco, si sono diffusi in vari servizi di salute mentale di Roma e successivamente in altre aree del paese.

In considerazione della diffusione capillare di questa pratica, si è posta la necessità di una valutazione almeno quantitativa dei gruppi (a frequenza settimanale) e dei partecipanti.

Dal 2015 è stato avviato un registro di tutti i partecipanti, generando un database comprendente alcune variabili chiave. Tale processo di monitoraggio sistematico ha consentito interessanti inferenze sull’utenza.

I risultati di questo studio osservazionale sono relativi all’area Est del DSM ASL Roma 1, in 6 CSM, con bacino di utenza di circa 500.000 abitanti. /p>

Due erano le ipotesi di fondo che sottintendevano questo studio:

  1. che ne avesse tratto beneficio, da un lato, il rapporto tra pazienti e familiari nei confronti degli operatori, cioè che si fosse passati da un clima in cui fossero presenti in larga misura protesta e insoddisfazione ad uno in cui si sentisse di far parte, tutti quanti, di una Comunità al lavoro, costituita da pazienti, familiari e operatori e, quindi, per far utilizzare al meglio tutte le risorse già messe in campo dal DSM;
  2. che si stabilissero rapporti di collaborazione più proficui tra gli operatori dello stesso Servizio e che fosse avviato un processo di miglioramento dei rapporti tra Servizi differenti: CSM-CD, SPDC, CT-Case Famiglia, con la speranza di far nascere, in ogni Servizio e nel DSM nel suo complesso, l’idea di giungere ad una “cultura dell’intervento dipartimentale condivisa” che contraddistinguesse l’attività di ogni Servizio.