Che tipo di psichiatria vogliamo?
Autori
(1) Laboratorio Italiano Psicoanalisi Multifamiliare (LIPsiM) Formazione
(2) Presidente LIPsiM
(3) DSM ASL Roma 1, LIPsiM
Obiettivi
Alla luce della pluriennale esperienza maturata in questi anni, intendiamo aprire una riflessione sull’uso del Gruppo di Psicoanalisi Multifamiliare (GPMF) all’interno della rete dell’assistenza psichiatrica in Italia. In questo momento storico, caratterizzato dai tentativi di restaurazione e di ritorno indietro in tanti campi, il GPMF si ripropone come uno strumento utile a dare una forma all’assistenza psichiatrica stessa. Più rivolta alla valorizzazione della comprensione delle situazioni, di cui fanno parte il paziente psichiatrico grave e i familiari a lui più legati e all’installazione di relazioni terapeutiche con tutti loro, che al silenziamento, su base farmacologica, dei sintomi psichiatrici del paziente, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi.
Metodo
La psicoanalisi multifamiliare si è imposta come una modalità di lavoro su pazienti gravi complessi e sulle famiglie, includendo nel cambiamento terapeutico gli stessi operatori. Uscire dalla logica della stabilizzazione della crisi, del contenimento della pericolosità sociale facendo ricorso ad uno stereotipato uso della rete della residenzialità, richiede l'attivazione di un sistema di cura che cerca un senso nel disturbo, che cerca di rimettere il pensiero al centro della rottura psicotica. La relazione prevede l'esposizione di esperienze estese in un DSM romano, nella rete privata accreditata della residenzialità laziale e in una rete di comunità italiane (Redancia).
Conclusioni
La questione che vogliamo porre riguarda il tipo di Psichiatria che vogliamo. Vogliamo una Psichiatria che rinunci sempre più a capire, oppure una Psichiatria che non abbandoni definitivamente questo atteggiamento di fondo? Se, come noi pensiamo, c’è ancora uno spazio, oggi in Italia per lo sviluppo di una Psichiatria rivolta alla comprensione e alla costruzione di relazioni terapeutiche con il paziente psichiatrico grave e i suoi familiari, noi riteniamo che sia utile introdurre il GPMF in ognuno dei Servizi di un DSM, come la CT, il CSM e il SPDC. Il GPMF introduce nei Servizi, a costi estremamente limitati, l’idea che pazienti, familiari e tutti i tipi di operatori lavorino insieme, nella stessa direzione, per il raggiungimento di uno stato di minore malessere all’interno di ognuna delle situazioni in cui è presente un caso di patologia psichiatrica grave.