Volume 29 - 8 Ottobre 2024

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Il centro diurno e le attività riabilitative presso la UOSM 21: Il punto di vista degli utenti

Autori


Obiettivi

Nel corso dell’anno 2022-2023, la UOSM 21 ha organizzato un programma di attività riabilitative destinate a utenti nella fascia d’età giovane-adulto (18-40 aa), con disturbi mentali gravi (disturbi depressivi unipolari, disturbo bipolare, disturbi psicotici, disturbi gravi della personalità). Le attività del centro diurno comprendevano: incontri con la consulente filosofica, educazione alla cittadinanza attiva, gruppo di lettura, laboratorio sulla gestione delle emozioni, ascolto di musica e restituzione grafica dell’esperienza. Ogni attività aveva la durata di circa due ore. Le attività sono state condotte da educatori, psicologi e volontari qualificati in uno spazio dedicato del Servizio.

Metodi

A ciascun utente è stato somministrato, al termine del ciclo di attività, un questionario, autosomministrato e anonimo. Attraverso questo questionario, sviluppato ad-hoc e costituito da 16 item, è stata indagata l’esperienza soggettiva rispetto alle attività svolte e alla percezione di un miglioramento in diverse aree (socialità, sintomatologia, funzionamento globale).

Risultati

I partecipanti alle attività del centro diurno sono stati 15. I soggetti partecipanti allo studio hanno età media di 31 anni e sono di sesso maschile (57%). Gran parte di essi (82%) ammettono che inizialmente avevano manifestato qualche perplessità nel voler frequentare il centro diurno, e di essersi convinti dopo un primo incontro. Quasi la totalità del campione (87%) consiglierebbe questa attività ad amici/conoscenti. Il 67% del nostro campione ha frequentato il centro per almeno due incontri settimanali. Mediamente le attività hanno un indice di gradimento corrispondente a 7,1 su una scala 1-10. L’87% dei pazienti riferisce di aver instaurato un rapporto con gli operatori almeno soddisfacente. Il 56% degli utenti ritiene di aver riportato un miglioramento nell’area della socialità, sia all’interno del gruppo di utenti che al di fuori di esso. L’89% del campione dichiara di aver riportato un miglioramento del proprio stato di malessere e della sofferenza individuale. Nel 67% dei casi gli utenti riferiscono di essere stati incoraggiati dai familiari a frequentare le attività del centro diurno.

Conclusioni

I dati emersi da questa indagine mostrano un punto di vista soggettivo di estrema importanza: gli utenti hanno mostrato quali sono, dal loro punto di vista, i punti forti degli interventi svolti e al tempo stesso i limiti, indicando dei possibili suggerimenti migliorativi. Sarà utile rivalutare e confrontare, a distanza di tempo altre dimensioni e correlarle con la psicopatologia presentata. Sarà interessante notare inoltre il punto di vista degli operatori e dei familiari degli utenti rispetto agli interventi svolti e al grado di miglioramento percepito e osservato.