Il centro diurno e le attività riabilitative presso la UOSM 21: Il punto di vista degli utenti
Autori
(1) Dirigente medico psichiatra UOSM 21
(2) Responsabile Centro Diurno UOSM 21
(3) Sostituto Responsabile UOMS 21
(4) Coordinatore infermieristico UOSM 21
(5) Educatore UOSM 21
(6) Infermiere Centro diurno UOSM 21
(7) Direttore DSM ASL Caserta7
Obiettivi
Nel corso dell’anno 2022-2023, la UOSM 21 ha organizzato un programma di attività riabilitative destinate a utenti nella fascia d’età giovane-adulto (18-40 aa), con disturbi mentali gravi (disturbi depressivi unipolari, disturbo bipolare, disturbi psicotici, disturbi gravi della personalità). Le attività del centro diurno comprendevano: incontri con la consulente filosofica, educazione alla cittadinanza attiva, gruppo di lettura, laboratorio sulla gestione delle emozioni, ascolto di musica e restituzione grafica dell’esperienza. Ogni attività aveva la durata di circa due ore. Le attività sono state condotte da educatori, psicologi e volontari qualificati in uno spazio dedicato del Servizio.
Metodi
A ciascun utente è stato somministrato, al termine del ciclo di attività, un questionario, autosomministrato e anonimo. Attraverso questo questionario, sviluppato ad-hoc e costituito da 16 item, è stata indagata l’esperienza soggettiva rispetto alle attività svolte e alla percezione di un miglioramento in diverse aree (socialità, sintomatologia, funzionamento globale).
Risultati
I partecipanti alle attività del centro diurno sono stati 15. I soggetti partecipanti allo studio hanno età media di 31 anni e sono di sesso maschile (57%). Gran parte di essi (82%) ammettono che inizialmente avevano manifestato qualche perplessità nel voler frequentare il centro diurno, e di essersi convinti dopo un primo incontro. Quasi la totalità del campione (87%) consiglierebbe questa attività ad amici/conoscenti. Il 67% del nostro campione ha frequentato il centro per almeno due incontri settimanali. Mediamente le attività hanno un indice di gradimento corrispondente a 7,1 su una scala 1-10. L’87% dei pazienti riferisce di aver instaurato un rapporto con gli operatori almeno soddisfacente. Il 56% degli utenti ritiene di aver riportato un miglioramento nell’area della socialità, sia all’interno del gruppo di utenti che al di fuori di esso. L’89% del campione dichiara di aver riportato un miglioramento del proprio stato di malessere e della sofferenza individuale. Nel 67% dei casi gli utenti riferiscono di essere stati incoraggiati dai familiari a frequentare le attività del centro diurno.
Conclusioni
I dati emersi da questa indagine mostrano un punto di vista soggettivo di estrema importanza: gli utenti hanno mostrato quali sono, dal loro punto di vista, i punti forti degli interventi svolti e al tempo stesso i limiti, indicando dei possibili suggerimenti migliorativi. Sarà utile rivalutare e confrontare, a distanza di tempo altre dimensioni e correlarle con la psicopatologia presentata. Sarà interessante notare inoltre il punto di vista degli operatori e dei familiari degli utenti rispetto agli interventi svolti e al grado di miglioramento percepito e osservato.