Associazione tra case management e riduzione longitudinale dei sintomi negativi in un campione di pazienti con primo episodio psicosi: uno studio di follow-up a 2 anni
Autori
(1) Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie – Alma Mater Studiorum Università di Bologna;
(2) Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale-Dipendenze Patologiche” – AUSL di Parma.
Introduzione
I sintomi negativi influenzano gravemente il funzionamento quotidiano e la qualità di vita dei pazienti con psicosi, fin dall’esordio della loro traiettoria psicopatologica. Tuttavia, la stragrande maggioranza degli studi ha indagato gli effetti benefici di trattamenti specifici per i sintomi negativi della psicosi quasi esclusivamente su popolazioni cliniche con disturbi psicotici prolungati. Le evidenze di efficacia della riabilitazione psicosociale sui sintomi psicotici negativi (abulia, apatia, anedonia, ritiro sociale, appiattimento affettivo) in campioni di individui con “First Episode Psychosis” sono ancora scarse e, spesso, inconsistenti. Gli obiettivi di questa ricerca sono: (a) esaminare la stabilità longitudinale dei sintomi negativi in persone con FEP durante un follow-up di 2 anni all’interno di un programma specializzato di intervento precoce sulle psicosi (il programma “Parma Early Psychosis”) e (b) esplorare eventuali associazioni significative tra i livelli di severità clinica dei sintomi negativi e le componenti specifiche dell’intervento precoce durante il periodo di follow-up.
Metodi
266 pazienti FEP (fra i 12 e i 35 anni) hanno completato la PANSS (“Positive and Negative Syndrome Scale”) sia al baseline che ogni 12 mesi nel corso del follow-up. Un’analisi di regressione lineare multipla è stata eseguita per valutare l’andamento delle relazioni della severità dei sintomi negativi con gli altri parametri clinici e funzionali considerati e con l’intensità dei trattamenti erogati (psicofarmacologia, psicoterapia, psicoeducazione familiare, case management).
Risultati
Durante il follow-up, i pazienti FEP inclusi nella ricerca hanno mostrato di avere un miglioramento significativo della sintomatologia negativa. Questo miglioramento ha dimostrato di essere strettamente correlato al numero totale di sessioni di case management erogate, così come ad una durata più breve di psicosi non trattata (DUP) e alla riduzione longitudinale della sintomatologia depressiva e positiva. Nessuna rilevante relazione con i farmaci antipsicotici è stata osservata.
Conclusioni
I sintomi negativi sono clinicamente rilevanti già durante un FEP e al momento del reclutamento nei programmi specializzati di intervento precoce sulle psicosi. Tuttavia, i risultati di questa ricerca evidenziano che la loro gravità clinica sembra migliorare nel tempo insieme all’intensità degli interventi di case management erogati e predisposti su misura del paziente e dei suoi familiari (“person-tailored” e “person-centered”).
Corrispondenza: Lorenzo Pelizza c/o Istituto di Psichiatria “Paolo Ottonello”, Viale Pepoli 5 40106 Bologna (BO), telefono: 051/396502, cellulare: 347/0198954, email: