Volume 15 - 10 Novembre 2017

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Predittori di esito dei percorsi di inserimento lavorativo di pazienti in carico al Centro di Salute Mentale di Castelfranco Emilia

Autori

Obiettivo

Individuare variabili cliniche e socio-demografiche associate significativamente all’esito dei percorsi lavorativi di pazienti in carico ai servizi di salute mentale, che possano avere un potenziale valore di predittività in merito agli stessi.


Metodologia

Studio retrospettivo. Sono stati arruolati tutti i pazienti in carico al Centro di Salute Mentale di Castelfranco Emilia (Modena) che hanno intrapreso un percorso di inserimento lavorativo negli anni tra il 2003 e il 2016. I casi comprendono tutti i pazienti che hanno concluso con successo (assunzione) il programma, mentre i controlli includono i pazienti che hanno interrotto il percorso. Per ogni paziente sono state raccolte variabili cliniche (diagnosi, durata presa in carico, precedente partecipazione a programmi di inserimento lavorativo, loro durata) e socio-demografiche (sesso, età, nazionalità, scolarità, presenza di una relazione affettiva stabile). La gestione dei dati e la successiva analisi statistica è stata condotta utilizzando STATA 13.0.


Risultati

Il campione era costituto da 119 pazienti (età media 41±11 anni, 40% sesso femminile), 64 casi e 54 controlli. Unicamente due variabili sono state associate significativamente ad un outcome positivo: il tipo di programma riabilitativo (OR = 3.78, 95% CI 2.02-7.06; ciò mostra che interventi di inserimento lavorativo meno protetti si associano ad una maggiore probabilità di assunzione) e durata del programma rispetto alla mediana 6 mesi (OR = 0.34, 95% CI 0.13-0.92; ciò mostra che all’aumentare della durata del percorso di inserimento lavorativo peggiora la probabilità di assunzione).


Conclusioni

Una maggiore comprensione dei fattori associati ad un esito positivo o negativo dei percorsi di inserimento lavorativo potrebbe favorire un’ottimizzazione degli stessi, a fronte dell’esiguità delle risorse disponibili. Proporre in prima linea percorsi di inserimento lavorativo meno protetti, incrementando la personalizzazione degli interventi, potrebbe aumentare l’occupazione e l’assunzione degli utenti coinvolti.


Riferimenti bibliografici

- Fioritti A., D'Alema M., Barone R., Brisheta S. (2014) Social Enterprises, Vocational Rehabilitation, Supported Employment, Working on Work in Italy. The Journal of Nervous and Mental Disease; 202:498-500.

- Catty, J., Lissouba, P., White, S., Becker, T., Drake, R.E., Fioritti, A., Knapp, M., Lauber, C., Rössler, W., Tomov, T., van Busschbach, J.T., Wiersma, D., Burns, T., EQOLISE Group, 2008. Predictors of employment and IPS effectiveness for people with severe mental illness: results of an international six-centre RCT. British Journal of Psychiatry; 192: 224–231