Volume 15 - 10 Novembre 2017

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Impatto della crisi economica sulle quattro dimensioni del capitale sociale in Italia e rilevanza per gli interventi di riabilitazione

Autori

Obiettivi

Scopi del presente studio sono: 1) compiere un’analisi e una misurazione delle variazioni nel capitale sociale potenzialmente attribuibili alla crisi economica nella popolazione Italiana; 2) misurare i possibili effetti protettivi delle quattro dimensioni del capitale sociale durante il periodo della crisi economica 3) approfondire il significato delle variazioni del capitale sociale per gli interventi di riabilitazione.


Metodologia

Studio descrittivo di tipo ecologico. Periodo di riferimento: 1/01/2000 – 31/12/2015. I dati, prodotti dall’Istituto Nazionale di Statistica, sono tratti da I.Stat (datawarehouse dell’Istat) e CoesioneSociale.Stat. L’analisi statistica, effettuata con il software dedicato STATA 13.0, è stata effettuata mediante regressioni lineari multiple, che hanno consentito di indagare l’associazione tra esposizione alla crisi economica ed effetti sulle quattro dimensioni del capitale sociale in Italia (dimensione strutturale, cognitiva, verticale, orizzontale).


Risultati

Dall’analisi di regressioni lineare sono emerse variazioni significative relativamente alle seguenti dimensioni del capitale sociale. Per quanto concerne la dimensione cognitiva, è emersa una riduzione del “Giudizio sulla condizione economica” (Beta: -1.69; 95%CI: -3.22; -0.17) e della “Soddisfazione per alcuni aspetti della vita” (Beta: -1.327.381 95%; CI: 0.05; 0.96). Per quanto riguarda la dimensione strutturale, dai dati nazionali è emersa una riduzione della “Frequenza degli incontri - tutti i giorni” (Beta: -1.10; 95%CI: -2.02; -.186), a fronte di un aumento degli stessi “una volta alla settimana” (Beta: 0.56; 955CI: 0.10; 1.02) e “qualche volta al mese” (Beta: 0.83; 95%CI: 0.28; 1.37). Per quanto riguarda la dimensione orizzontale – “bridging”, non sono emersi risultati significativi riguardanti la variabile “numero di matrimoni” e “attività sociali”, mentre è emerso un aumento significativo del livello di soddisfazioni per le relazioni familiari (Beta: 2.48; 95%CI: 1.1; 3.86) e amicali (Beta: 2.70; 95%CI: 1.32; 4.09). Per quanto riguarda la dimensione orizzontale – “bonding” del capitale sociale, dai dati nazionali è emersa una riduzione della partecipazione ad attività sociali quali riunioni in associazioni ecologiche, per i diritti civili, per la pace (Beta: -0.27; 95%CI: -0.51; -.03). infine, per quanto concerne la dimensione verticale, non sono emersi risultati significativi relativamente alla partecipazione/informazione politica.


Conclusioni

L’associazione tra capitale sociale, salute e crisi economica è di tipo circolare. Il capitale sociale costituisce un potenziale ancora inutilizzato, o per lo meno sotto-utilizzato, ai fini delle politiche sanitarie, pur rappresentando uno dei principali responsabili delle differenze presenti nella condizione di salute all’interno di gruppi di persone che risiedono in zone geografiche diverse. L’utilizzo del capitale sociale, delle sue misurazioni e variazioni ai fini della riabilitazione psichiatrica, emerge come argomento meritevole di ulteriori approfondimenti nel campo della ricerca psichiatrica.


Riferimenti bibliografici

- Economou M., Madianos M., Peppou L.E., Souliotis K., Patelakis A., Stefanis C. (2014) Cognitive social capital and mental illness during economic crisis: A nationwide population-based study in Greece. Social Science & Medicine; 100:141-147

- Fiorillo A. & Sabatini F. (2015) Structural social capital and health in Italy. Economics and Human Biology; 17:129-142.