La consultazione psichiatrica in pronto soccorso come fonte informativa sui bisogni inespressi di salute mentale
1 U.O. Psichiatria, Asst Monza Brianza e Università di Milano Bicocca
2 Laboratorio di Biometria e Statistica Medica G. A, Maccacaro, Università degli Studi di Milano
3 U.O. Psichiatria, Asst Niguarda Cà Granda
Il Pronto Soccorso è un contesto operativo ad accesso diretto che, potendo contare su competenze multidisciplinari, favorisce l’emersione e primo intervento su bisogni di cura complessi che sfuggono o non trovano una risposta adeguata nei percorsi tradizionali (1,2).
Il poster sintetizza i risultati di uno studio di prevalenza condotto su tutti i soggetti in cui è stata eseguita almeno una consulenza psichiatrica tra il 1 gennaio 2012 e il 31 dicembre 2012 presso il PS dell’ospedale San Gerardo di Monza.
I bisogni espressi sono stati derivati con un metodo di transcodifica automatica (programma realizzato con SAS versione 9.2) sul testo del quesito posto dall’internista per attivare la consulenza psichiatrica nel campo del tracciato informatico “motivo della richiesta”. I quesiti sono stati ricondotti a 13 aree problematiche secondo i criteri previsti dalla scala Honos (vers. Italiana del 2008 a cura di A. Lora e E. Monzani). Quindi la correttezza della transcodifica dei bisogni emersi è stata verificata attraverso la lettura del testo di risposta dello psichiatra in consulenza.
L’attività di consulenza psichiatrica presso il Pronto Soccorso dell’ospedale ha riguardato 1149 soggetti di cui 57% donne e 74,5% residenti a Monza. Il 66,8% ha avuto una sola consulenza; Tra coloro che hanno avuto consulenze multiple l’1,3% e stato visitato un numero di volte >=8 (pattern elevato secondo la definizione di Larkin et al; 1). Il 37,2% dei soggetti hanno avuto almeno un ricovero e un sottogruppo pari al 6,4% ha avuto multipli ricoveri in SPDC.
Le aree problematiche associate con un pattern di utilizzo multiplo del PS sono: abuso di alcool e droghe con una media per soggetto (aggiustate per sesso, età e presa in carico psichiatrica) pari a 5,9 7 visite anno; comportamenti agitati o aggressivi paria 4,87 visite anno, crisi d’ansia pari a 3,77 visite anno, umore deflesso e disturbi cognitivi pari a 2,7 visite anno.
Anche essere un soggetto noto ai servizi di salute mentale incrementa l’utilizzo della consultazione urgente in: 5 visite anno rispetto a 1,6 7 visite anno della popolazione generale, deponendo per dei bisogni di cura per cui in alcuni casi non bastano le attività di cura tradizionali. In conclusione si ritiene che i dati forniti dai verbali informatizzati dei PS siano delle informative valide e complementari alle indagini condotte nei servizi di psichiatria, per una valutazione più articolata dei bisogni di cura nell’area salute mentale.
1. G.L. Larkin et al. Trends in U.S. Emergency Department Visits for Mental Health Conditions, 1992 to 2001; Psych. Services 2005 Vol. 56 N.6
2. G. Mattei et al. Internet come strumento per valutare l’opinione degli psichiatri in merito alla loro attività di consulenza in Pronto Soccorso; un’indagine quali-quantitativa; Journal of Psychopathology 2013; 19:304-3409